Grandhotel Riky - operazione di sviluppo



Sviluppo immobiliare, attivazione rete commerciale.
Torna sul mercato il più grande albergo del più importante agglomerato urbano della Val di Susa, sede delle Olipiadi 2006, edificio simbolo della stagione del boom economico che anche a Bardonecchia trovò un suo palcoscenico d’élite. Il progetto, risalente agli anni 1964-65, è firmato dall’architetto Amedeo Albertini (lo stesso del Museo dell'Automobile di Torino) e ha ospitato fino agli anni ‘90 l’alta borghesia torinese. Nei suoi saloni avevano luogo le cene di gala di ospiti internazionali, star del cinema e dello spettacolo.
A condizioni socioeconomiche ormai profondamente mutate, negli anni ’90 il Grandhotel Riky fu oggetto di alcune infauste operazioni immobiliari che portarono alla chiusura della struttura. Di fatto quel che resta è un cantiere spoglio e abbandonato, mai promosso né rimesso sul mercato, ed è divenuto ormai parte del paesaggio da oltre 10 anni, volto all'oblio. REbus ha riavviato il processo di valorizzazione, basate su alcune ipotesi di lavoro.
Innanzitutto la possibilità di conservare il frazionamento introdotto dal progetto abbandonato, insieme all'analisi delle mutate condizioni socioeconomiche e delle nuove concezioni di vacanza. Un primo scenario esplora la possibilità del coinvolgimento di un investitore immobiliare-turistico che completi la struttura in stile residence "alla francese", e gestisca da sé anche l'incoming. Un'altra soluzione possibile oltre a quella turistica-residenziale è quella dell'ospitalità e dell'assistenza della terza età. Per queste o altre soluzioni, la strategia di REbus è innanzitutto comunicare al mondo immobiliare che il Grandhotel Riky è tornato sul mercato.

REbus [2017-in corso]

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